Giornata Nazionale del Farro

Un pò di storia

Il farro, con molta probabilità, è stato il primo cereale coltivato dall’uomo insieme all’orzo nelle terre del Medio Oriente. Appartiene al genere Triticum, e ne esistono tre varietà: monococco, dicocco e spelta.

Era ampiamente diffuso e apprezzato nell’antichità, tanto che veniva utilizzato dai romani come merce di scambio. Le fonti riferiscono che fosse presente nel corredo alimentare di ogni legionario: contenuto in una bisaccia, veniva masticato nelle lunghe ore di marcia. Nei cerimoniali la sposa donava allo sposo un pane di farro quale augurio per una lunga vita insieme.

A partire dal Medioevo, il farro venne sostituito da altre varietà di cereali: durante la crescita della pianta, la spiga tende a lasciarsi cadere verso il terreno, questo rendeva difficoltosa la raccolta.

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Ultimamente stiamo però assistendo ad un suo ritorno sulle nostre tavole; il merito sta anche nel fatto che, in fase di produzione, nel farro si è vista una particolare forza di adattamento a terreni poveri e pietrosi; sostiene condizioni climatiche rigide e in altitudine; è una pianta che non necessita interventi di concimazione, diserbo, a altri trattamenti fitosanitari.

Qualche curiosità

Il farro è ricco di vitamine, minerali con azione antiossidante. Come tutti i cereali integrali, fornisce energia e senso di sazietà che dura nel tempo.

Anche lui come l’avena è un ottimo ricostituente.

In commercio è reperibile:

- farro in chicchi integrale,

- decorticato e perlato;

- farina di farro integrale (a nostro parere particolarmente adatta per alcuni tipi di dolci) e raffinata.

Ottimo nella preparazione di insalate o zuppe; nonostante contenga glutine, in alcune persone sembra essere è più tollerato del grano.

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Torta di mele... rovesciata!

Ingredienti

2 mele tagliate a tocchi

Gr. 250 di farina di farro integrale

Gr. 100 di malto di riso

Gr. 50 di olio di mais o girasole spremuto a freddo biologico (per gli amanti del gusto casereccio utilizzate l'olio extra vergine d'oliva)

Ml. 120 di succo di mela o bevanda di mandorla

Mezza bustina di lievito cremor tartaro

Buccia grattugiata di mezzo limone (o mezzo cucchiaino di zenzero)

Un pizzico di sale

Procedimento

In una terrina versate il malto, l’olio e con una frusta amalgamate bene questi due ingredienti. Aggiungete la farina , il lievito e la buccia di limone. Mescolate sempre con la frusta; aggiungete il sale e il succo di mela sempre mescolando.

Preparate una teglia e sulla base mettete un foglio di carta da forno; disponetevi sopra le mele e versate l’impasto preparato. Informate a 180° preriscaldato per circa 35 minuti. Estraete la torta dal forno, adagiatela su una retina per dolci e lasciatela raffreddare. Quando sarà arrivata a temperatura ambiente capovolgetela aiutandovi con un piatto; togliete la carta da forno e servite. Volendo potete spolverarla con della cannella o con della farina di mandorla.

Si ringrazia Elena Alquati per il contenuto e la fantastica ricetta!

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Se volete la versione stampabile della ricetta sopra descritta, la trovate di seguito.

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