La Patata

La patata (Solanum Tuberosum) discende da una pianta selvatica con origine nel Sud America, la prima addomesticazione avvenne circa 7000 anni fa. Arrivò in Europa nel tardo XVI secolo a seguito della conquista del Perù da parte degli Spagnoli e il suo utilizzo portò ad un incremento della produttività e migliorò le condizioni di tutte le classi sociali. Questo determinò un allentamento delle tensioni sociali che avrebbero altrimenti causato conflitti, con un conseguente periodo di pace durato due secoli.

Nel XVIII secolo a causa delle carestie divenne il principale alimento disponibile in Europa.

Perchè ha avuto così successo?

Facile da coltivare, cresce a qualsiasi altitudine, non ha bisogno di grandi spazi di terra, ha una lunga conservabilità, è nutriente e saziante.

Tutto ciò l’ha resa una delle più importanti coltivazioni al mondo dopo frumento, mais e riso.

Il tubero è destinato alla produzione come tale oppure alla trasformazione industriale.

La sua coltivazione occupa 19 milioni di ettari per un totale di 328 milioni di tonnellate di prodotto e vede come principali produttori Cina, Russia, India e USA.

L’Italia ha una produzione annua complessiva di due milioni di tonnellate.

Le patate hanno un contenuto di amido pari al 18% e per questo motivo è considerato come appartenente al gruppo alimentare dei cereali e derivati. Oltre all’amido nella patata sono contenuti vitamine e minerali.

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Quante tipologie ne esistono?

Ne esistono svariate tipologie che si distinguono per caratteristiche organolettiche:

-Patata a pasta bianca: caratterizzata da consistenza farinosa della polpa dovuta alla presenza di amido in quantità più elevate;

- Patata a pasta gialla: con polpa più consistente e compatta rispetto a quelle a pasta bianca dovuta alla minore presenza di amido (ideali per cottura al forno o frittura);

- Patata a pasta viola o nera: contraddistinta da una colorazione violacea più o meno intensa dovuta alla presenza di antociani, composti con attività antiossidante. Questa pigmentazione può essere solamente esterna oppure anche della polpa;

-Patate rosse: si caratterizzano da quelle a pasta gialla per la colorazione rossastra della buccia,

-Patate novelle: non sono una varietà ma sono patate comuni raccolte prima del completo sviluppo;

-Patate dolci: considerata una varietà di patata ma in realtà si tratta di una specie diversa.

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La buccia della patata...

La buccia, soprattutto se colorata, è ricca di vitamine, minerali, fitocomposti (con ruolo nel mantenimento dello stato di salute), e fibra; quest’ultima permette di ridurre l’assorbimento di glucosio a livello intestinale, aiutando così il controllo della glicemia.

La cottura con la buccia delle patate permette di mantenere nella polpa delle patate stesse un quantitativo maggiore di nutrienti che altrimenti verrebbero disciolti nel liquido di cottura.

Ma a beneficiarne è anche il gusto, infatti tenere la buccia durante la cottura rende questi tuberi più gustosi. La buccia può essere eventualmente eliminata dopo la cottura.

La patata è un alimento sostenibile, ricco di proprietà nutrizionali ed un’ottima fonte di carboidrati; è una parte essenziale della nostra alimentazione.

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