Le verdure estive

Lattuga

L’insopportabile afa estiva ci costringe ogni anno a cercare ogni possibile sollievo, che si tratti di un ventilatore a velocità 3, una bevanda a temperature siderali, ma anche della fresca verdura. E a tal proposito come possiamo non citarne una che conferisce freschezza sia che la si utilizzi come contorno, sia che la si aggiunga come componente in un piatto? Stiamo parlando della comunissima lattuga. La fama di cibo da dieta ferrea è senz’altro meritata, dal momento che la lattuga è composta al 95% di acqua. Da ciò dipende il fatto che essa abbia un bassissimo contenuto energetico. Tuttavia è opportuno notare che, in base alla varietà a cui facciamo riferimento, contiene una buona varietà di vitamine, tra cui la vitamina C, la vitamina A e la vitamina K. È infine una fonte apprezzabile di acido folico e ferro, oltre che di beta-carotene per certe specifiche varietà. Non possiamo dilungarci troppo sulla storia di questo vegetale, che come potete immaginare gode di una veneranda tradizione. Ci limitiamo a dire che l’evidenza del suo utilizzo di estende nel passato fino al III millennio a.C..

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Cetriolo

Rimaniamo su una componente elevatissima di acqua, ma aggiungiamo qualche nota di sapore in più e introduciamo i cetrioli. Qualcuno che come me è stato bombardato di serie televisive e pop-culture americana di vario genere avrà forse, più che altro, familiarità con la ghiottoneria dei nostri conspecifici d’oltreoceano per questo ortaggio. In realtà la sua origine è indiana (dell’India vera) e si è diffuso in Europa col tramite di greci e romani. Curiosamente, pur essendo leggermente più generoso dal punto di vista del palato rispetto alla lattuga, il cetriolo è meno denso di sostanze come vitamine e minerali. D’altra parte, sembra che fin dal ‘500 il cetriolo fosse noto per le sue proprietà cosmetiche. Il medico e umanista italiano Pietro Andrea Mattioli infatti, raccomandava i semi e il succo del cetriolo per “far bella la pelle”. Non sorprende dunque il fatto che tutt’oggi ci sia una consistente presenza (in varie forme) di questo vegetale in molti dei prodotti cosmetici in commercio . È indicato per ammorbidire e idratare la pelle che tende così ad assumere una maggiore elasticità.

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Pomodoro

Concludiamo con un’assoluta delizia della cucina. In questo caso la collocazione geografica delle origini rimane pressoché tale, ovvero l’America centrale. A livello cronologico tuttavia, non è nota la data di domesticazione di questa pianta. Il pomodoro è diventato una componente ineliminabile nella dieta, anche anticamente nelle popolazioni della suddetta Mesoamerica. Ortaggio parte integrante della cucina (probabilmente anche in virtù delle presunte capacità afrodisiache), specie presso gli Aztechi. L’importazione in Europa deve attendere l’epoca delle colonizzazioni. Pare infatti sia stato proprio il condottiero Hernán Cortés nel 1540 a portarlo in Spagna, di ritorno da una delle sue spedizioni. Nonostante ciò per assistere a una vera e propria diffusione dobbiamo attendere il secolo successivo. Il pomodoro contiene al più una moderata quantità di vitamina C, ma oltre a questa nessun altro micronutriente in quantità significative. Possiamo senz’altro dire che nonostante tutto il pomodoro, come le altre verdure, costituisce una opzione validissima all’interno di una dieta ipocalorica.

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