Le Verdure Primaverili

Già lo potete immaginare, se veramente dovessimo farvi un elenco completo ed esaustivo di tutte le verdure sfoggiate dalla florida primavera, non basterebbero forse volumi interi dedicati unicamente al tema. Ci limiteremo dunque a dare qualche spunto e qualche accenno sui doni più preziosi che questa stagione ci porta in tavola.

Carciofi

Direi di cominciare da una verdura al contempo amata e odiata, da alcuni considerata una prelibatezza, da altri disdegnata: i carciofi. Si tratta di una verdura relativamente recente, dal momento che la sua domesticazione risale probabilmente al I secolo, in Sicilia. L’impronta italiana vi resta impressa dalle origini fino ai giorni nostri, tanto che nel 2018 l’Italia si attesta ancora come primo produttore mondiale. I carciofi sono apprezzati oltre che per il loro utilizzo in ambito culinario (in particolar modo valorizzati in Liguria, dove diventano la base di una variante della torta pasqualina) anche per i loro valori nutrizionali. Oltre al basso contenuto calorico, è opportuno citare la presenza di sali minerali come sodio, potassio, fosforo e calcio; vitamine, tra cui prevale la presenza di vitamina B1, B3 e C; da non dimenticare poi l’alto contenuto di fibre e antiossidanti.

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Asparagi

La tensione si fa sempre più alta dal momento che la seconda verdura di cui parliamo è stata storicamente ancor più divisiva, dando vita a ferventi fazioni di estimatori e di detrattori. Diffuso già 2000 anni fa nel Mediterraneo orientale, l’asparago era particolarmente apprezzato dai Romani, tanto che nel 200 a.C. esistevano già manuali che ne descrivevano minuziosamente la coltivazione.

Gli asparagi, oltre che avere un contenuto calorico molto modesto, sono un’ottima fonte di vitamine e minerali essenziali. Anche qui l’apprezzabile contenuto di fibre fa dell’asparago un grande amico di salute e regolarità digestiva. Come anche nel caso precedente dei carciofi, la presenza di antiossidanti rende ancora più attraente la scelta di includerli all’interno della propria dieta.

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Fagiolini

Il fagiolino è il baccello verde e acerbo di diverse cultivar della pianta del fagiolo comune. A differenza dei fagioli, i fagiolini vengono quindi raccolti e consumati con i loro baccelli, tipicamente prima che i semi interni siano arrivati a maturazione. Il fagiolino è originario dell’America centrale e meridionale, dove è dimostrato che è stato coltivato in Messico e Perù per migliaia di anni. È sempre impressionante dare un’occhiata ai dati relativi alla produzione del fagiolino. Al primo posto si attesta la Cina con una vertiginosa produzione di 18 milioni di tonnellate nel 2020, ma ancora più impressionante è notare il distacco tra questo numero e quello del secondo maggiore produttore, l’Indonesia, che non raggiunge nemmeno il milione, fermandosi alle 900.000 tonnellate. Differentemente dalla pianta matura, i fagiolini non sono purtroppo una grande fonte di proteine, ma sono in ogni caso una fonte moderata di vitamina C, vitamina K, vitamina B6 e manganese.

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