"La Buona Mensa"

L’idea che ragazzi e ragazze debbano rimanere alieni dai “grandi temi” che riguardano il nostro modo di stare al mondo è un’idea che, pur avendo una modesta ragione d’essere nella volontà di preservare la spensierata innocenza e la benevola ingenuità dei giovanissimi, costituisce un errore pedagogico che rischia di lasciare le nuove generazioni sprovviste di un bagaglio di informazioni necessario ad affrontare le sfide che l’attualità ci pone. Tra queste ultime vi è l’impellente bisogno di ragionare sulle abitudini alimentari e l’impatto che queste hanno su ambiente, clima, salute, accessibilità al cibo.

L’azione pilota "La Buona mensa" del progetto FOOD TRAILS finanziato dal bando Horizon 2020, tra le sue linee d’azione, intende anche affrontare il tema della sensibilizzazione dei giovani su queste fondamentali tematiche.

Il punto cardine attorno a cui ruota il progetto Food Trails è quello di favorire il processo di transizione verso sistemi alimentari più sostenibili, sicuri ed equi. L’ardua sfida da affrontare consiste nel declinare la complessità di questi temi in una modalità che sia accessibile da parte dei giovanissimi, con l’obiettivo di avere in futuro giovani e adulti consapevoli. Lo staff di progetto, in collaborazione con i partner locali, ha dunque redatto un denso pacchetto di attività didattiche per le scuole primarie del Comune di Bergamo, che vi raccontiamo di seguito. Le attività saranno erogate a un totale di circa 1.035 studenti di 51 classi, scelte tra 11 diversi plessi scolastici che fanno parte di 5 istituti comprensivi.

1 I Workshop

Il primo gruppo di attività consiste in due workshop condotti dagli operatori della Rete degli Orti Botanici che, in virtù delle proprie preziose conoscenze in ambito tecnico ed educativo, sono riusciti nel complesso compito di distillare le più importanti informazioni da un mare concettuale quale quello dell’alimentazione e adattare la proposta per renderla fruibile agli studenti delle scuole primarie.

L’approccio utilizzato è quello di tipo partecipativo, che va ben oltre le tradizionali logiche di insegnamento frontale: gli studenti sono attori attivi nello svolgimento del workshop e nella scoperta dei concetti chiave. Tra questi, sottolineiamo uno dei più importanti, ovvero il fatto che adottare abitudini alimentari più adatte ai grandi cambiamenti in corso, come ad esempio l’aumento di consumo di alimenti di origine vegetale, può essere godibile oltre che efficace. Nello specifico le attività consisteranno nell’osservazione e nella manipolazione di semi, in particolare legumi, anche di tipologie meno conosciute, per fare acquisire agli studenti familiarità con questi generi alimentari. Per rendere concreto il concetto che questi alimenti, oltre che salutari, sono anche gustosi, i bambini saranno coinvolti nella preparazione di alcune semplici ricette da riprodurre autonomamente a casa, con un impatto diretto anche sulle famiglie.

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2 I Laboratori teatrali

La cooperativa sociale Erbamil, con una esperienza trentennale nelle performance teatrali dedicate a ragazzi di ogni età, si occuperà dello svolgimento di laboratori teatrali a tema, uno per ciascuna classe, sempre con l’idea che l’apprendimento passa maggiormente attraverso forme di coinvolgimento attivo.

Gli operatori di Erbamil, nella fase di redazione del progetto, ci hanno raccontato qual è la loro idea di educazione attraverso il teatro:

“Mettere al centro la persona, la sua dignità e autonomia, perché il teatro è arte dell’incontro, della relazione, del dialogo fra persone di età ed esperienze diverse, nelle tante forme in cui questo è possibile: spettacoli, corsi, laboratori, stage, eventi; comunicare attraverso l’ironia, il sorriso, la comicità garbata e mai volgare”.

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3 Le uscite didattiche

Per quanto riguarda il terzo e ultimo gruppo di attività si è deciso di dedicare spazio a delle uscite didattiche sul territorio, in una destinazione a scelta tra cinque siti chiave di particolare rilevanza:

- L’Orto Botanico di Bergamo “Lorenzo Rota”, con le sue due sezioni: “Una Finestra sul Paesaggio” (Città Alta) e “La Valle della Biodiversità” (Astino). Gli spazi dell’Orto Botanico, in quanto istituzione museale dedicata alla conservazione delle specie vegetali, costituiscono una prospettiva privilegiata sul tema della biodiversità, con iniziative dedicate all’intersezione tra questo tema e quello dell’alimentazione.

- “La Porta del Parco” di Mozzo e la “Ca’ Matta” di Ponteranica, due siti gestiti dalla Cooperativa Alchimia, rappresentano un grande valore dal punto di vista naturalistico, e propongono inoltre un’ampia rosa di attività didattiche che stimolano la discussione sulla sostenibilità, la conoscenza del patrimonio ambientale, la sensibilità ecologica, ma anche sociale e solidale.

- La cooperativa sociale “Areté”, la cui missione è quella di costruire percorsi di inserimento lavorativo nell'ambito di un'azienda agricola biologica. Le attività principali della cooperativa sono la produzione orticola e la vendita, diretta e all'ingrosso, di prodotti biologici. Gli studenti impareranno così a conoscere una catena di approvvigionamento locale, solidale e stagionale nell'acquisto dei prodotti.

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